Dall'Alba al Tramonto - 2016

24 Giugno 2016

Mangiuffo, DaniloDrz, Alberto, Toto S. , Niko-kesta, Andrea





Scrive Alberto:
Approfitto di questa domenica oziosa per raccontarvi la mia dall'alba al tramonto 2016.
Sveglia alle 4:30; uscito di casa alle 5:20; alle 5:30 primo appuntamento alla stazione con Pierpaolo e Danilo; alle 6:45 secondo appuntamento a Santa Lucia con Nicola e gli altri due. Appuntamenti quasi rispettati. A Santa Lucia c'è Peppe che ci saluta per poi proseguire in bici.
Si parte; canno la prima deviazione; si inizia bene! sarà solo la prima delle tante.
Ben presto iniziano a manifestarsi le sfighe. A Narcao si ritira il primo, è un amico di Nicola. Rotta la pompa del freno anteriore.
Io Danilo e Pierpaolo ci incrociamo spesso, non andiamo a ritmi particolarmente sostenuti, vista la lunga giornata che ci aspetta. E questo gli permetterà di arrivare più in là di tutti... A diversi chilometri da Flumini, alla miniera prima del cancello chiuso, entro in riserva, rallento, vado a filo di gas e rimango presto solo. Con mezzo litro di benzina nel serbatoio arrivo al benzinaio. Rifornisco e riparto con un buon passo per recuperare il tempo perso. Sul navigatore appare sempre più spesso l'allarme che mi comunica che la batteria è in esaurimento; di già? e che cacchio! sono solo le 11:00; la seconda mi porterà a fine giro? non avrò modo di scoprirlo. Continuo a pompare per cercare di raggiungere gli altri; il fisico mi porterà a fine giro? non avrò modo di scoprirlo.
9 km dopo Flumini foro, cazzu cazzu!!!
Mi fermo sull'asfalto; osservo il copertone, il cerchio, la camera ma non capisco cosa abbia; cambio e riparto... sono in ritardissimooooo, la batteria nel frattempo muore; la cambio. Cammino, anzi no, adesso vado cannone.
Si è leggermente bucata la bottiglia dell'olio per la miscela, imbratta il codino, ma il livello non sembra scendere significativamente; mi ero tenuto abbondante con le quantità, basterà a chiudere il giro? non avrò modo di scoprirlo. Supero piscinas, sempre bello, supero i 100 guadi e.... NOOOOO ho bucato di nuovo!!! ok. Finito il giro.
Mi fermo ogni 15 minuti a gonfiare la ruota, che pare reggere. Arrivo a Montevecchio; mi fermo al chiosco per recuperare le forze, mangio i panini, coca e birra. Verso le 15:00 riparto. Riesco ad arrivare poco oltre Villacidro, la camera non regge oltre, stallono, mi fermo. Cerco soluzioni, Francesco che ha il carrello non risponde. Dopo una attenta analisi della situazione chiamo Peppe, che mi porta un'altra camera. Nel frattempo smonto tutto... e rimonto tutto. Peppe mi scorta fino ad Assemini, la nuova camera sembra reggere, ci salutiamo poco prima di Elmas... arrivo a casa alle 19:00 circa.
Fine giro!


PS
Venerdì avevo gonfiato le gomme proprio per stare più tranquillo, e questo unito all'olio miscela sul codino, mi aveva dato qualche difficoltà nella guida, ma mi ero detto pazienza... Non ho svalvolato.
Pizzicate evidenti non ne ho trovato in nessuna delle due camere.
Ce n'era una nella seconda camera ma questa si deve essere formata nella guida con la ruota sgonfia, ed infatti da poco oltre Villacidro non sono più riuscito a rigonfiarla. Inizialmente avevo pensato ad un chiodo che era entrato ed uscito, ma due volte??? non credo. I miei sospetti si concentrano su:
1. venerdì avevo trovato alcuni raggi molli e li ho avvitati;
2. venerdì ho raddrizzato la camera, perché la valvola era storta, potrei aver spostato la fascia copri raggi? aspettando Peppe per non sbagliare gli ho messo quel po' di nastro telato che avevo e per ora la gomma è gonfia.
Altro non so, devo portare a riparare la camera per saperne di più


Scrive DaniledduDRZ
Tutto cominciò nel 2011 quando ancora non la chiamavamo “Dall’alba al tramonto” da una avventura di Nicola e Toto http://www.cornaro.net/215-nicola/
Poi nel 2012 la comitiva dei folli si allarga http://www.cornaro.net/253-400km/
Quell’edizione si che fu sfigata, Toto tornò a casa con la gamba rotta e solo in tre continuammo il giro.
Nel 2013 ben 7 polverosi, su una traccia simile al 2012 riescono a percorrere 480km entro il tramonto… con i km di spostamento si superarono i 520km…
Ma veniamo all’edizione “dall’ alba al tramonto 2016”
Nel mese di maggio Nicola mi comunica che lui e Toto vogliono riprovarci, serve una traccia di 600km ad anello che parta dal sud-ovest e passando al centro sardegna torni a casa da sud-est… E’ bastato poco per riaccendere la fiamma della follia. Mi metto a lavoro e taglia cuci e rifinisci metto su il percorso. La data viene fissata per l’alba del 24/giugno … I folli di turno sono: Nicola, Toto, Andrea, Danilo, Pierpaolo e Alberto.
La fredda cronaca:
Alle 5:55 il gruppo dei 6 è davanti all’obbiettivo del cell di Peppe che ci fa la foto di gruppo pre partenza.
Fa già caldo, ma anche la mano è calda quindi si comincia subito con buon passo. Tutti abbiamo il gps e la traccia pertanto riusciamo a stare sufficientemente distanti per non mangiare polvere. Sono l’ultimo ma la conoscenza del percorso mi fa sbagliare meno bivi e senza volerlo sorpasso Alberto Andrea e Mangiuffo……
Al Distributore di Narcao riesco a vedere tutti. Nicola è davanti seguito da Toto e Andrea … Io riparto lasciando dietro Alberto e Pierpa…
Il tratto dopo Narcao è tosto salita con pietroni, single in mezzo ai rovi e passaggio nella forra di Gutturu Cannedu, molti la ricorderanno nella cavalcata di Narcao ci scattavano le foto ufficiali con le ruote a mollo….. Poco prima de “sa forra” incrocio Andrea che torna indietro sconsolato a causa di un guasto alla pompa del freno anteriore. Restiamo in 5. In 25minuti percorriamo poco più di 12 km …. Comincio a pensare che forse il percorso non permette medie di velocità opportune. A poca distanza dal ponte che salta la statale carboni-Villamassargia becco Nicola e Toto che tornano indietro…. Trovato cancello con catena da kilo da li non si passa più … Ci ricompattiamo e prendiamo una sterrata che va diretta a Corongiu e a seguire la miniera di Barega. Cerco di guidare in piedi quanto più possibile e la media è alta.
Nella discesa di Monte San Giovanni che porta a Gonnesa prendo due o tre imbarcate che mi fanno stringere le chiappe …. Il Drz non può permettersi certe andature meglio rallentare… chiudo il gas e paradossalmente vado più liscio e veloce… finito il calvario riprendo con un passo sostenuto. A Malacalzetta altro cancello chiuso con mega lucchettone, e siamo a due, per fortuna ci sono alternative. Arrivato a Fluminimaggiore sono secondo dietro Nicola. L’orologio segna le 11:05. Nelle edizioni passate eravamo li alle 9:00 circa.
Ecco la conferma che il percorso ha troppe parti tecniche che rendono tutto più divertente ma ci allontanano dalla meta e, cosa non di poco conto, accelerano il dispendio di energie fisiche e mentali. Mi fermo in un bar dove mi raggiunge Pierpaolo. Anche Toto riaggancia Nicola al distributore. Alberto è ultimo e non si vede. Il suo cell squilla ma non risponde ... scopriremo solo dopo che andava lento per non finire la riserva della miscela…. Nicola e Toto riprendono a correre pochi minuti prima di me e Pierpaolo…. Risaliamo in sella sperando di risentire presto il rumore del due tempi di Alberto. Nella tagliafuoco di Gentilis alle 12:30 circa leggiamo il messaggio di Alberto “ho bucato sto ripartendo”. Nicola e Toto sono a Mogoro 40 minuti di strada avanti a noi.
A Mogoro scopriamo che Alberto a forato il posteriore una seconda volta …. Restiamo in 4. La stanchezza comincia a farsi sentire, la temperatura è sui livelli di picco della giornata. Non resistiamo alla tentazione Ichnusa per mandar giù il Panino. Poco prima di rimetterci il casco ricevo la telefonata di Nicola…. La salita pietrosa, fatta nella scorsa edizione, sui monti di Morgongiori non è fattibile a causa dell’alluvione di marzo scorso. Nicola e Toto tenteranno alcune varianti per aggirare l’ostacolo ma nulla , la natura si è ripresa il passaggio.
Io e Pierpaolo avvisati prendiamo strade e sterrate alternative e riagganciamo la traccia dopo Morgongiori. Monte Arci è una garanzia, bello e dannato, non ti puoi distrarre che sei fottuto…. Il passo svelto della mattina è un lontano ricordo a confronto sembriamo la moviola di Cesari … Dopo 9 ore in sella accuso un dolore all’adduttore della coscia destra quando guido seduto…. Sticazzi mi metto in piedi e gooooo …
Belle le tagliafuoco sopra Mogolrella che ci siamo fatti a palla …. Meno bella la discesa verso Allai lunga e impestata. Arrivato sotto avevo le braccia molli… Al distributore di Samugheo sono le 17:45. Chiamo Nicola al cell che mi risponde da un bar di Albagiara, Lui e Toto si sono ritirati. Restiamo in 2. La parte più bella e inedita del giro è davanti a noi..
Almeno un altro pezzo vorrei farlo nonostante la stanchezza …. Decidiamo di andare avanti e valutare di volta in volta il da farsi. La temperatura è scesa e i boschi dell’alta arborea sono particolari…. Per recuperare tempo taglio qualche tratto non interessante per arrivare prima a Meana dove ancora una volta il richiamo delle sirene che vivono dentro le ichnusa ci fotte. Ci scoliamo due 66cl in compagnia della cameriera e dei meccanici locali che ci invitano a tornare a Luglio per uno spuntino.
Basta off road si torna a cannone via Isili Mandas etc… Pochi km di curve a orecchie in terra e puff mi si sloffia la gomma posteriore … cazzarola che palle ... tiro fuori la camera 21 e cominciamo a lavorare… piazzo la chiave 24 sul bullone del mozzo spingo con lo stivale track … rotta la chiave di merda suzuki.
Ovviamente era l’unica 24 che avevamo… e mò ? moplen .. Pierpa si fa avanti e indrè verso Meana dagli amici meccanici di prima che ci prestano una 24 seria con cui riusciamo e rimettere in pista il DRZ. Mentre Pierpaolo sta correndo a restituire la chiave sono li, solo, sul ciglio della strada, che spompetto come un quindicenne per rigonfiare la gomma, alzo gli occhi e vedo il sole, che ride di noi mentre fa capolino sull’orizzonte…
Grazie a tutti i folli.



Alcune FOTO: